Frankenstein e gli OGM: un nesso totalmente illogico

 Cosa c'entra l'opera di Mary Shelley: "Frankenstein il nuovo prometeo" con gli OGM?
Nulla, soltanto un paragone senza senso.

Il mostro di Frankenstein 

Buongiorno a tutti cari gaussiani qui Doc e benvenuti in questo nuovo articolo.
         MARY SHELLEY NON CONOSCEVA LA GENETICA 

L'opera di Frankenstein è stata scritta tra il 1815 e il 1816 da Mary Shelley durante quello che fu chiamato: "l'anno senza estate" dovuto all'eruzione del vulcano Tambora.
All'epoca Mary, era d'istanza nella magione estiva di Lord Byron, siccome quell'estate era atipica cioè molto piovosa e non c'erano la TV, il pc, Netflix, Amazon Prime, per passare il tempo e anche ispirati dall'atmosfera uggiosa, scriveva insieme al medico di Byron e allo stesso Byron, dei racconti dell'orrore e da lì che nacque l'opera che noi tutti conosciamo.
C'è da dire che Polidori il medico di Byron, era aggiornato su ciò che accadeva nel mondo accademico dell'epoca che era in tumulto e che molte di quelle scoperte influenzarono Mary nella scrittura del romanzo.
Purtroppo nel tumulto dell'epoca non c'era ancora la genetica e neanche l'opera di Darwin (of origin of species).
Quando venne pubblicato il romanzo nel 1818, Gregor Mendel non era ancora nato (nascerà nel 1822) e quando pubblicò l'ultima revisione fu il 1831 e Mendel aveva la bellezza di 9 anni e non aveva ancora fatto quegli esperimenti con le piante di pisello che lo renderanno famoso, però già si domandava cosa rendesse diversi gli organismi viventi.
La genetica nasce definitivamente agli inizi del XX secolo, infatti perché la Scienza più "giovane" rispetto alla Chimica, alla Biologia e alla Fisica.

                     FRANKENSTEIN NON È UN OGM

Paragonare Frankenstein agli OGM, vuol dire non aver capito un'acca sia di chi siano gli OGM e anche dell'opera di Mary. 
Il mostro costruito da Victor Frankenstein, è un pot-pourri, ovvero un miscuglio di parti del corpo prese da 10 cadaveri e unite per formare quell'omaccione che è stato "riportato in vita" da un lampo.
L'idea del lampo che riporta in vita i cadaveri, proviene dagli esperimenti del 1803 di Giovanni Aldini, il nipote di Luigi Galvani (Galvani era suo zio) eseguiti sui cadaveri dei condannati a morte a cui applicò una scossa proveniente da una batteria.
Aldini notò la stessa cosa che accadde a suo zio, quando vide le rane decedute muovere gli arti, ovvero il cadavere del condannato si muoveva come se stesse tornando in vita.

              LA TECNICA DEL DNA RICOMBINANTE

Gli OGM non vengono creati a casaccio, ma attraverso la tecnica del DNA ricombinante che è molto specifica, mirata e "ordinata". Tutto quello che dirò lo potrete trovare comodamente qui.
Dividerò tutto in fasi.

  • FASE 1: bisogna trovare il gene necessario per essere trapiantato nell'organismo ricevente che può essere sia della stessa specie che di una specie diversa.
  • FASE 2: si utilizzano quelli che vengono chiamati "enzimi di restrizione" che attuano la "digestione da restrizione" ovvero vanno a spezzettare la struttura portante del DNA e in particolare il gruppo -OH presente sul carbonio 3' e il gruppo fosfato in posizione 5' del nucleotide successivo.
  • FASE 3: i frammenti ottenuti, chiamati "frammenti di restrizione", vengono separati con l'ausilio dell'elettroforesi in gel di agarosio (polisaccaride ottenuto dalla parete cellulare delle alghe). Il gel presenta delle rientranze o "pozzetti" dove i frammenti di DNA vengono posti e colorati di blu. Quando viene chiuso il circuito, i frammenti migrano ai 2 poli (positivo e negativo). L'elettroforesi su gel di agarosio fa da "setaccio molecolare" ovvero divide in base alle dimensioni e al tipo di frammenti di DNA (rilevati con l'ausilio di una sonda marcata con un isotopo radioattivo che si ibriderà con la sequenza da trovare).
  • FASE 4: applicazione della PCR (Polymerase Chain Reaction) che funziona come le primasi durante la replicazione del DNA, ovvero l'operatore aggiunge ai frammenti denaturati dei primer sintetizzati artificialmente che amplificheranno i frammenti di restrizione, insieme a 4 deossiribonucleosidi trifosfati e alla DNA polimerasi (ottenuta dal batterio Thermus aquaticus) che sintetizzerà i nuovi filamenti.
  • FASE 5: i frammenti vengono "uniti" con l'ausilio dei legami a idrogeno grazie agli enzimi "DNA ligasi" che legano i frammenti adiacenti tra l'estremità 5' e 3', funzionano con l'idrolisi dei legami nell'ATP.
                                   APPELLO ALLA NATURA

Tra i contrari agli OGM vige una fallacia logica che si chiama "appello alla natura" ovvero il decantare tutto ciò che produce la natura come migliore di ciò che sintetizza l'uomo, però voglio ricordare che in natura esiste la coniina che è l'alcaloide della cicuta, la solanina nelle patate, pomodori e melanzane, l'amigdalina nei noccioli di alcuni frutti, la tossina botulinica prodotta dal Clostridium botulinum nelle conserve fatte in casa, animali velenosi, il radon prodotto dalle attività vulcaniche e presente nel tufo, gli alcaloidi epatotossici prodotti dai basidiomiceti (Amanita falloides). Voglio ricordare che la frutta e la verdura che mangiate, è stata addomesticata dall'uomo ed è diversa dalle loro antenate.
Anche i cani che avete in casa come i carlini, gli Shiba Inu (il cane dei meme), gli alani, i Bull Terrier, i beagle non sono "naturali", ma prodotti attraverso incroci dall'essere umano, il cane "naturale" è il bastardino, lo stesso anche i cavalli che corrono negli ippodromi, sono ottenuti attraverso gli incroci per favorire le migliori performance.
Ciò che facciamo con gli OGM, è sfruttare una mutazione che esiste in natura che si chiama "inserzione" ovvero quando l'inserimento di una nuova base azotata causa una mutazione e porta anche una nuova informazione.

                                       CONCLUSIONE

Prima di fare dei paragoni con opere letterarie che non c'entrano un fico secco e usare personaggi fuori dal contesto, sarebbe opportuno studiare gli argomenti prima, grazie.

L'articolo termina qui e noi ci vediamo alla prossima.






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