SCORBUTO: Se lo conosci, lo eviti

 Molti secoli fa (precisamente il XVI e il XIX secolo), durante il periodo del colonialismo e delle esplorazioni di nuove terre, tra i marinai aleggiava la presenza di una malattia pericolosa e che mieteva molte vittime: lo scorbuto.

Il medico James Lind che somministra un limone a un marinaio affetto da Scorbuto

Buongiorno a tutti cari Gaussiani, qui Doc e benvenuti in questo nuovo articolo dove si parla di una malattia che fece molte vittime tra i marinai in passato.

                        LO SCORBUTO IN DETTAGLIO 

Lo scorbuto è una malattia che deriva dalla carenza di un'importante vitamina, la vitamina C o conosciuta come acido L-ascorbico.

Acido L-ascorbico


Questa vitamina è importante nella biosintesi delle fibre di collagene che andranno successivamente a costituire il tessuto connettivo, il tessuto osseo e la dentina dei denti.
Il collagene è una proteina fibrosa (insolubile in acqua) costituita da 3 catene che possiedono una conformazione ad alfa-elica (forma elicoidale) ed è costituito da 3 tipi di amminoacidi: prolina, idrossiprolina e glicina.
La vitamina C riveste un ruolo importante soprattutto per l'idrossiprolina perché per formarsi necessita dell'azione enzimatica.
Nel nostro organismo, gran parte dei processi biologici, avvengono (e anche in tempi ragionevoli) grazie all'azione di particolari proteine aventi funzioni catalitiche chiamate: "enzimi".
Il collagene, come le tutte le proteine, viene prodotto allo stesso modo dalla trascrizione in una sequenza di RNAm dalla sequenza di un gene presente nel DNA, grazie all'enzima RNA polimerasi e spedito ai ribosomi presenti sul reticolo endoplasmatico rugoso.
Man mano che i ribosomi sintetizzano le 2 catene (la terza si forma dopo), esse entrano nel lume del R.E.R ed è lì che alcuni amminoacidi vengono idrossilati (lisina, prolina e alcune lisine vengono glicosilate) ovvero gli viene aggiunto un ossidrile o gruppo "-OH".
L'acido L-ascorbico, fa la sua comparsa come "cofattore" ovvero il componente non proteico presente nell'enzima che va ad idrossilare la prolina, formando l'idrossiprolina. 
Quando la vitamina C è scarsa, manca quell'enzima per idrossilare la prolina e quindi le 3 catene del collagene non si formano correttamente e siccome nei vasi sanguigni, il collagene viene spesso sostituito, se capitano delle fibre malformate, il resto poi lo sapete (emorragie).

PERCHÈ I MARINAI SI AMMALAVANO DI SCORBUTO?

Tra il XVI secolo e il XIX secolo, le navi non avevano i motori e quindi l'unica forza motrice era il vento e il viaggio poteva durare anche molti mesi e anni.
A bordo, nelle cambuse erano presenti dei cibi a lunga conservazione e non portavano cibi che potevano marcire.
Peccato che quei cibi a lunga conservazione non avevano tra gli ingredienti l'acido L-ascorbico e durante la durata del viaggio il "digiuno" di questa vitamina causava ematomi sugli arti, gonfiore delle gengive, la perdita dei denti, febbre.

LA PERDITA DELLA CAPACITÀ DI SINTETIZZARE L'ACIDO L-ASCORBICO 

Uno dei limiti del corpo umano, è l'incapacità di sintetizzare l'acido L-ascorbico (oltre agli amminoacidi aromatici essenziali e la lisina) perché con l'evoluzione, l'uomo ha subito a livello genetico la delezione di un gene (cioè la perdita) responsabile della sintesi di un enzima: L-gulonolattone ossidasi (GULO), questa proteina, ossidava il L-gulono-1,4-lattone in L-xilo-esa-2-ulono-1,4-lattone, quest'ultimo isomerizzava (l'isomero è un composto avente lo stesso numero di atomi, ma disposti e legati in maniera diversa) in L-ascorbato.
Tutti i mammiferi della Terra, possiedono il gene che sintetizza l'enzima, eccetto i Caviidi (di cui fa parte il porcellino d'India o Cavia porcellus) e i Primati (di cui noi facciamo parte).
I primati e anche l'uomo, li hanno perduti per via evolutiva (la delezione di cui parlavo prima).
Perché nessuno si è mai preoccupato della perdita di un gene per una biosintesi importante per la vita? 
Perché l'uomo è sempre convissuto con la frutta e la verdura che contenevano la vitamina C e quindi assumerla dall'esterno ha ovviato questo problema finché l'uomo non si è trovato nelle circostanze in cui non ha più potuto assumerla, ovvero durante la navigazione in mare.

                   L'INTUIZIONE DI JAMES LIND

Siamo nel 1747, lo scozzese James Lind (1716-1794) allora, era il medico della Royal Naval Hospital di Haslar, studioso di igiene navale e di medicina preventiva del Regno Unito.
Nel 25 maggio 1747, Lind prestava servizio a bordo della Salisbury e a bordo c'erano 12 malati di Scorbuto e scrisse un'opera intitolata: "trattato sullo scorbuto".
Ai 12 malati a bordo della nave, fece un esperimento su come curare lo scorbuto, suddivise i 12 pazienti in coppie in un gruppo da 6:
  • A una coppia gli fece bere 1/4 di sidro al giorno
  • A una coppia gli fece tenere in bocca 25 gocce di vetriolo in modo da effettuare gargarismi
  • A una coppia gli fece assumere 2 cucchiai di aceto 3 volte al giorno
  • A una coppia che aveva problemi ai tendini suggerì di immergere gli arti in acqua di mare
  • A una coppia fece assumere arance e limoni ogni giorno
  • All'ultima coppia fece assumere mitra, rafano, noce moscata, acqua d'orzo bollita con i tamarindi e crema di tartaro
Da questo esperimento, la coppia che aveva assunto arance e limoni ogni giorno migliorò a vista d'occhio e Lind suggerì a tutte le navi di avere una scorta di succo di limone.
Quello che Lind non sapeva era dell'esistenza dell'acido L-ascorbico che verrà isolato nel 1932 all'Università di Pittsburgh.
Purtroppo il succo di limone era un rimedio blando che poi venne sostituito dal lime che derivava dalle colonie in India.

Bene, l'articolo è giunto alla fine e noi ci vediamo alla prossima 



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