Quando gli uccelli persero i denti
Gli uccelli, come alcuni degli altri animali (tartarughe, balene, formichieri, bradipi, ecc), hanno perduto i denti lungo la loro storia evolutiva e sappiamo che il processo (in accordo con la paleontologia e la biologia molecolare) sia iniziato 116 milioni di anni fa, durante l'epoca Cretacea.
Tutti questi uccelli, avevano un "becco", ma differiva da quello dei neorniti perché questi ultimi possiedono all'esterno del suddetto, uno strato di cheratina (la proteina che compone i vostri peli, capelli e unghie).
Buongiorno a tutti, qui Doc e benvenuti in questo nuovo articolo dove parliamo della perdita dei denti degli uccelli avvenuta nell'era cretacea.
GLI UCCELLI DAL PUNTO DI VISTA EVOLUTIVO
Gli uccelli dal punto di vista evolutivo, sono (senza se e senza ma) anche loro dei dinosauri e precisamente dinosauri aviani facenti parte della classe "Aves" e inseriti sia nel clade dei dinosauri teropodi (di cui fa parte il Tyrannosaurus rex) sia in quello dei Coelurosauri (anche il Tyrannosaurus rex ne fa parte). Alla fine del Cretaceo, quando ci fu un'altra delle famose estinzioni di massa, quelli che si estinsero furono i dinosauri non aviani, invece quelli aviani sopravvissero e in particolare di questi, una sottoclasse: i Neorniti, ovvero gli uccelli odierni che vedete in giro.
NON TUTTI GLI UCCELLI ERANO SDENTATI
Della classe Aves, esistevano anche altri cladi che oramai sono estinti da milioni di anni: ovvero gli Archeoniti, Ittiorniti, Esperorniti ed Enantiorniti.
L'Hesperornis |
Tutti questi uccelli, avevano un "becco", ma differiva da quello dei neorniti perché questi ultimi possiedono all'esterno del suddetto, uno strato di cheratina (la proteina che compone i vostri peli, capelli e unghie).
I cladi enunciati poco fa, possedevano nel loro "becco" dei denti ed il loro "becco" era simile a quello dell'odierno albatros.
Gli Esperorniti, erano prevalentemente marini, altri invece erano dei volatili che usavano il mare come territorio di caccia, di questi gli Ittiorniti come Ichthyornis dispar, avevano il loro nido sulle scogliere di quello che fu il mare presente all'interno degli odierni Stati Uniti.
LA PERDITA DELLA DENTATURA
116 milioni di anni fa, l'antenato in comune con i Neorniti (facente parte della classe Aves), ha subito una mutazione genetica che ha inattivato 6 geni di cui, 5 (AMTN, AMBN, ENAM, AMELX, MMP20) regolano la formazione dello smalto e 1 (DSPP) della dentina, questo processo di chiama "edentulia" (avvenuto anche in altri animali).
Mi dispiace dirlo, ma quelli non sono dei denti, bensì "tomie" ovvero delle strutture cartilaginee dall'elevata consistenza che assomigliano ai denti, ma non lo sono.
Dei ricercatori dell'Università della California di Riverside e dell'Università di stato di Montclair, hanno esaminato il genoma di 48 specie di uccelli e hanno notato che tutti e 48 gli uccelli, nonostante siano di specie diverse, condividevano nel loro genoma queste mutazioni inattivanti.
Ad oggi, si pensa che l'edentulia sia avvenuta in 2 fasi, in accordo con i ritrovamenti fossili, che nella prima fase sia iniziata la perdita dei denti su entrambe le mascelle (superiore e mandibola) per poi nella seconda fase perderli progressivamente mentre il becco in formazione, si allungava e si induriva.
L'ANALOGIA NEGLI ANATIDI
In alcuni giornali divulgativi, avrete di sicuro visto una foto di un'oca che mostra all'interno del suo becco una sorta di denti sui lati e sulla lingua.
L'oca appartiene agli Anatidi che appartengono anche loro ai Neorniti ovvero agli uccelli odierni che non hanno i denti nei loro becchi a causa delle mutazioni genetiche che hanno inattivato il loro sviluppo.
L'interno del becco dell'oca |
Mi dispiace dirlo, ma quelli non sono dei denti, bensì "tomie" ovvero delle strutture cartilaginee dall'elevata consistenza che assomigliano ai denti, ma non lo sono.
Qui siamo in presenza di quella che viene definita "analogia" ovvero quando delle strutture corporee come l'ala di un pipistrello, l'ala di un insetto e l'ala di un uccello sono adibite alla stessa funzione, però hanno origine evolutiva ed embrionale diversa.
Bene, l'articolo di oggi finisce qui e noi ci vediamo alla prossima.